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@romashka
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16 Декабря 2021г. |
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G D G C
Il Piave mormorava calmo e placido al passaggio
G D G
Dei primi fanti il ventiquattro Maggio
D G C
L'esercito marciava per raggiunger la frontiera
G A D
Per far contro il nemico una barriera
D
Muti passaron quella notte i fanti
D
Tacere bisognava e andare avanti
G D
S'udiva intanto dalle amate sponde,
G
Sommesso e lieve il tripudiar dell'onde.
D
Era un presagio dolce e lusinghiero
C G D G
Il Piave mormorò: «Non passa lo straniero!»
D G C
Ma in una notte trista si parlò di un fosco evento
G D G
E il Piave udiva l'ira e lo sgomento
D G C
Ahi, quanta gente ha vista venir giù, lasciare il tetto
G A D
Per l'onta consumata a Caporetto
D
Profughi ovunque, dai lontani monti
D
Venivan a gremir tutti i suoi ponti
G D
S'udiva allor dalle violate sponde
G
Sommesso e triste il mormorio de l'onde
D
Come un singhiozzo in quell'autunno nero
C G D G
Il Piave mormorò: «Ritorna lo straniero!»
D G C
E ritornò il nemico per l'orgoglio e per la fame
G D G
Volea sfogare tutte le sue brame
D G C
Vedeva il piano aprico, di lassù voleva ancora
G A D
Sfamarsi e tripudiare come allora
D
«No!», disse il Piave. «No!», dissero i fanti
D
Mai più il nemico faccia un passo avanti
G D
Si vide il Piave rigonfiar le sponde
G
E come i fanti combatteron l'onde
D
Rosso di sangue del nemico altero
C G D G
Il Piave comandò: «Indietro va', straniero!»
D G C
Indietreggiò il nemico fino a Trieste, fino a Trento
G D G
E la vittoria sciolse le ali al vento
D G C
Fu sacro il patto antico, tra le schiere furon visti
G A D
Risorgere Oberdan, Sauro e Battisti
D
Infranse alfin l'italico valore
D
Le forche e l'armi dell'impiccatore
G D
Sicure l'Alpi, libere le sponde
G
E tacque il Piave, si placaron l'onde
D
Sul patrio suolo, vinti i torvi Imperi
C G D G
La Pace non trovò né oppressi, né stranieri